PER RAGGIUNGERLI ED ESSERE SODDISFATTA
Ad un mese dall’inizio dell’anno, il 64% delle persone rinuncia ai i propri buoni propositi e a tutte quelle azioni che li avrebbero avvicinati ai loro obiettivi. È quanto emerge dall’incrocio dei dati di Strava (l’app per il tracciamento delle attività sportive) e gli studi condotti dall’Università di Scranton. Cosa hanno sbagliato?
Cosa è bene fare e cosa non fare quando pensiamo ai nostri obiettivi per l’anno?
Oggi vorrei soffermarmi sul cosa non fare.
1. Darsi troppi obiettivi
Vedo, nelle sessioni di Organize Check dedicate alla pianificazione annuale, la tendenza a lasciarsi “prendere la mano” e a stilare una lunga lista di obiettivi. Meglio “pochi ma buoni” e verificati attraverso l’acronimo S.M.A.R.T.: specifici, misurabili, raggiungibili (dall’inglese achievable), rilevanti e basati sul tempo (time-based).
Il rischio di fissare troppi obiettivi sta nel non riuscire poi a trovare tempo ed energie da dedicare a ciascuno. Meglio lavorare su massimo 3 micro-obiettivi per volta: avremo buone possibilità di perseguirli senza imporre al nostro stile di vita cambiamenti drastici e difficili da mantenere sul lungo termine.
2. Darsi obiettivi irrealistici
Negli ultimi tempi, ho sentito, da più esperti di crescita personale, il suggerimento di abbracciare obiettivi audaci e irrealistici: sarebbero questi a fornirci la massima motivazione e spingerci ad raggiungere traguardi fuori dalla nostra zona di comfort.
È innegabile che obiettivi ambiziosi abbiano il potere di accendere una fiamma interna e fornirci una motivazione straordinaria. Tuttavia, obiettivi irrealistici corrono il rischio di generare aspettative irraggiungibili, portando a frustrazione, senso di fallimento e una perdita di fiducia in se stesse.
Io preferisco abbracciare la R di S.M.A.R.T. e definire obiettivi ambiziosi e realistici.
3. Pensare che tutto dipenda dalla nostra forza di volontà
Cos’è successo a quel 64% di persone che, ad un mese dall’inizio dell’anno, si sono già dimenticate ed hanno abbandonato i loro buoni propositi?
Molto probabilmente gli è mancata non tanto la forza di volontà, quanto una strategia solida e realistica che passa dalla pianificazione, dall’organizzazione del tempo e degli spazi (sì perché anche lo spazio intorno a noi influenza il progredire dei nostri obiettivi), dalla valutazione degli ostacoli e dai piani B.
Ad esempio se vogliamo leggere ogni giorno mentre facciamo colazione, avremo cura la sera precedente di preparare il libro sul tavolo e il cellulare all’ingresso. Predisporre lo spazio è strategia, non forza di volontà.
Ci sono diverse strategie e tecniche che possono supportarci nel raggiungimento dei nostri obiettivi: qui ho parlato di WOOP un modello che si fonda su solide basi scientifiche.
Infine, se gennaio è scivolato tra imprevisti e urgenze e sei rimasta ferma ai blocchi di partenza con i tuoi obiettivi: non aspettare il momento giusto.
Non rimandare a domani, a lunedì, al primo febbraio, a quando sarai pronta e gli astri si allineeranno.
Inizia ora. Puoi fare di ogni giorno il giorno perfetto per iniziare.
E se non vuoi essere sola, se hai bisogno di un supporto o di una guida per creare la strategia per quell’obiettivo che non raggiungi da tempo: prenota un’Organize Check, ci lavoreremo insieme.