TI AIUTA IL P.O.
Continua il mese dedicato, nel mio blog, alla professione del Professional Organizer: chi è, cosa fa e, in sostanza, cosa faccio io. (se te lo sei perso leggi qui)
Oggi ti parlo di LAVORO e Professional Organizer.
Mi rendo conto che il termine “lavoro” includa innumerevoli attività con professionalità, tempi e dinamiche differenti ma sono anche certa che tutti i lavori del mondo abbiano 3 variabili comuni. E ne sono sicura perché io stessa ho ricoperto diverse posizioni lavorative, molto distanti tra loro, ritrovando sempre questi 3 aspetti che si influenzano l’un l’altro così intrinsecamente da non poterli considerare svincolati dagli altri e da non poter raggiungere successo e soddisfazione lavorativa senza prendersi cura di tutti e 3. Variabili che ho ritrovato in altri professionisti con cui mi sono confrontata e la cui buona gestione aiutava a renderli affidabili e ineccepibili.
Ma quali sono queste 3 variabili?
Eccole:
- Lo spazio – che tu sia un dirigente d’azienda con il tuo ufficio all’ultimo piano di un grattacielo, un impiegato comunale con la tua scrivania, un insegnate con uno spazio di lavoro a scuola e uno domestico o un libero professionista che lavora da casa (o da qualsiasi angolo del mondo), il tuo lavoro si svolge in uno spazio con determinate caratteristiche.
- Il tempo – che tu sia un libero professionista che decide quando e quanto lavorare o un dipendente con cartellino, tutti facciamo i conti con il tempo, con la sua gestione, la sua scansione e la costante percezione di non averne mai abbastanza.
- Gli obiettivi – qualsiasi mansione tu svolga, che sia un top manager o un barista, hai degli obiettivi correlati alla tua esperienza e alla tua posizione.
L’una lavora al servizio dell’altra. Quando le 3 sono gestite con maestria ed equilibrio si ha davanti un professionista con il quale è un piacere lavorare, collaborare o anche solo avere a che fare. E tu? Tu vorresti essere un professionista così?
Ti disegno 3 scenari in cui una delle 3 variabili viene meno:
- Studio di un architetto bravo, sempre puntuale agli incontri e che ha realizzato progetti fighi. Gli vuoi affidare il rifacimento di una porzione di casa e l’arredamento degli interni. Entri nel suo studio e vedi pareti scrostate, macchie d’umidità e cumuli di carte in disordine… Ti viene qualche dubbio, giusto?
- B&b di charm, zona relax da sogno, spazi funzionali e di stile, pulizia impeccabile, eventi diversi ad ogni stagione ma non riescono mai a fare il ceck-in in orario e ti tocca aspettare 2 ore per la camera e i servizi. La prossima volta ne cercherai un altro, non è così?
- Parrucchiera: salone inappuntabile, da copertina, specchi e superfici scintillanti. Rispetta gli orari degli appuntamenti ma ogni volta c’è qualcosa che non va: un ciuffo non tinto perfettamente, una ciocca più corta delle altre, un taglio totalmente distante da quello che avevi chiesto. Da chi va la tua vicina di casa che è sempre impeccabile?
Non ci sono “sì, ma”, “eppure”, “però” sufficientemente validi da far chiudere un occhio. Si perdono clienti, autostima e soldi.
In uno spazio disordinato si fatica a trovare la concentrazione, il materiale e l’ispirazione, nonché il buon umore; si perde inoltre tempo a cercare documenti e prodotti, si accumulano ritardi e stress. E, infine, si mancano gli obiettivi.
Ecco, con il supporto di un P.O. individuerai (nel caso tu già non lo sapessi) la variabile più debole e imparerai a prendertene cura con l’aiuto degli strumenti più idonei. Insieme metterete a punto il metodo per te più adatto per mantenere tempo, spazio e obiettivi in equilibrio e, quindi, per lavorare serenamente, con energia e per sentirti sempre sul pezzo.